La burocrazia opprimente e l’elevata tassazione sono per le imprese, soprattutto quando piccole, una spinosa tematica a cui un eventuale argine può essere rappresentato dalla formazione e dalla concretizzazione delle reti d’impresa. L’allargamento verso nuovi o emergenti mercati impegna ingenti risorse finanziarie e richiede sforzi organizzativi lontani dalle capacità di piccole strutture imprenditoriali. Contemporaneamente, gli investimenti in ricerca e innovazione, determinanti per creare e produrre nuovi prodotti, sono poco praticati per le forti difficoltà sia a reperire le risorse sia a costruire rapporti con le accademie e gli istituti di ricerca. La collaborazione tra imprese, specie per quelle più piccole rappresenta uno dei principali elementi per aumentare la capacità di innovare, di competere e dare impulso alla crescita delle attività imprenditoriali. Le reti d’impresa rappresentano ecosistemi strutturati sia per l’aspetto organizzativo, sia per quello gestionale il cui obbiettivo è quello di focalizzare gli interessi di tutti i partners, per cui il successo dell’iniziativa è basato su una forma di collaborazione salda fra tutti gli addetti senza alcuna incrinatura. Figura essenziale è quella del professionista con competenze multidisciplinari, relazionali e di negoziazione, di ascolto e di sintesi, che unisce, organizza, monitora e valorizza l’organizzazione in rete. Un sistema che si realizza nel generare vantaggi concreti a ciascuno dei componenti inseguendo l’interesse collettivo.
Servono infatti empatia, diplomazia, lealtà, chiarezza, competenze, reputazione, credibilità, autorevolezza e pensiero sistemico. Chi ha fatto delle rete un elemento di perfezionamento e studio è l’Associazione “Assinrete” che ha lanciato il primo corso di perfezionamento per manager di rete organizzato in collaborazione con l’Università “Mercatorum”. Il corso è rivolto a tutti i laureati in discipline giuridiche ed economiche, nonché a professionisti consulenti di impresa e a giovani neolaureati con esperienza nell’ambito dei servizi alle imprese, che intendono approfondire la tematica dell’organizzazione e della gestione delle Reti d’Imprese e di offrire metodi e strumenti finalizzati ad agevolare l’aggregazione tra le imprese. Altro elemento essenziale per il funzionamento delle reti è quello del contratto di rete che assume importanza ai fini della collaborazione tra imprese che intendono realizzare un programma di sviluppo comune di un piano d’internazionalizzazione efficace. Nello scenario internazionale, stante la competizione economica, i modelli tradizionali di impresa si prestano ad essere insufficienti. La necessità è quella di ricercare delle forme innovative al fine di stare sul mercato e competere con gli attori dell’economia globale.
Come descritto dagli analisti di Eurasian Business Dispatch “le principali attività attraverso le quali le imprese cercano di raggiungere questi obiettivi sono: progetti per aumentare la penetrazione commerciale e il marketing di prodotti di alta qualità all’estero; collaborazioni per nuove opportunità di business; assistenza post vendita; condivisione di informazioni sui diversi mercati; iniziative di formazione per il personale addetto all’internazionalizzazione; contrattazione prezzi di acquisto; partecipazione a fiere e bandi dedicati all’internazionalizzazione”. Uno strumento e un sistema collaborativo che genera valore per ciascuna azienda che vi partecipa e sviluppo per il territorio in cui opera. Non dimentichiamo l’essenzialità della produzione e diffusione di analisi di mercato, ricerche sui “sistemi paese”, comunicazione, social media, geopolitica e conoscenza dei vari sistemi di tassazione oltre le frontiere dell’Unione Europea.
Articolo di Domenico Letizia, pubblicato per il Magazine “Electo Meg“. L’autore è stato Responsabile alla comunicazione di “Italian Network”.